La Via della Seta. Sapori e aromi sulle orme di Marco Polo.

Un Grazie di tutto cuore a tutti i partecipanti alla serata Via della seta - Sapori e aromi sulle orme di Marco Polo
Sono molti i ringraziamenti che ci sono arrivati per la serata dedicata alle culture culinarie della Via della Seta.
Condividiamo la bella lettera di Ilaria che ben descrive la serata.


Una girandola di sapori, un viaggio virtuale nelle immagini dell'Oriente ed una tiepida e profumata serata veneziana: la magia della serata è stata qui, in questo incontro di sensi, prima ancora che di civiltà.

Ero incredula all'inizio, devo ammettere: il volantino prometteva di tutto e non credevo sarebbero riusciti ad offrircelo. A partire dal titolo, bellissimo: "La Via della Seta. Sapori e aromi sulle orme di Marco Polo."
Invece, la serata ha superato le aspettative: i piatti c'erano tutti, senza scorciatoie, le presentazioni chiare e interessanti (dal piatto dell'imam svenuto agli antichi piatti di Marco Polo) e le quantità erano abbondanti. La varietà incredibile: venticinque specialità, dagli involtini di vite, al cous cous ai ravioli cinesi, dall'agnello macinato alle salse allo yogurt, fino al tè al cardamomo. Gli ingredienti, dei più esotici: bulgur, datteri, zafferano, zenzero, curcuma, menta, coriandolo, pinoli, spezie d’ogni odore e colore.

L'accompagnamento ai piatti non è stato da meno: ad ogni gusto corrispondeva una suggestione. Dalle diapositive del fotogiornalista Aldo Pavan, tra volti cotti dal sole e costruzioni di sabbia, alle musiche di Persia con strumenti dai nomi misteriosi, come tombak, daf e santur.

E poi, l'ultimo ingrediente per la serata magica l'ha donato Venezia stessa: gli organizzatori sorridenti e volenterosi, provengono da realtà locali (l'ArciSahara, la gastronomia Furatola, il ristorante cinese Huaqiao, la pasticceria Fiume e le aziende Cecchetto e Borgoluce), il pubblico interessato e partecipe ¨ giunto numeroso a sostenere l'iniziativa. Il tutto incorniciato da una atmosfera di pace: il convento dei Padri Carmelitani Scalzi, rappresentati dal calore e dalla serenità  di padre Roberto Magni.

Grazie alla Casa di Cultura Iraniana, magnifica iniziativa. Spero si possa ripetere ogni estate!

Ilaria S. Pettener


Un grazie particolare a Reza Rashidy,il nostro esperto delle culture culinarie, senza la cui organizzazione, supervisione e impegno nella preparzione e ricerca delle ricette più insolite, la serata non avrebbe avuto luogo.

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