
Nella bella cornice di Palazzo Flangini incontriamo il poeta Ahmad Shirazinia, un poeta persiano che vive negli Stati Uniti dove si dedica, oltre alla scrittura, alla critica cinematografica e teatrale.
Sono la separazione dagli affetti, la lontananza dai luoghi amati, la lacerazione di una cultura sottoposta a una violenta devastazione, il velo di silenzio che sembra avvolgere l�uomo, il suo pensiero e la sua libert� intellettuale, la parola i temi cari al poeta, intimi ma allo stesso tempo, generazionali.
E il poeta sembra allora guardare alla natura come elemento salvifico,unico rifugio e paradigma di purezza.
Il messaggio, sebbene velato dalla nostalgia per la partenza indotta dai fatti del �78, � comunque di speranza, di una lenta e tenace rinascita che si rispecchia nella metafora del pane, della vita che dalla terra si rigenera, come a rivendicare con un grido, all�alba di ogni giorno, la sua legittimit�.